Notizie 2022

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Cachi al Parco Miralago di Riva

A corollario della festa organizzata dal Comitato SAL (salvaguardia Area Lago) in onore di un caco (o più correttamente kaki) pluricentenario, gli "Amici della Terra dell'Alto Garda e Ledro" invitano l'Amministrazione Comunale, che gestisce pro tempore il Parco Miralago, a raccogliere e commercializzare o donare la grande quantità di frutti, quasi maturi, presenti su quest'albero monumentale e su un suo "fratello" meno appariscente a pochi metri di distanza. E, in alternativa, di consentirne ai cittadini, il cui accesso è libero trattandosi di Parco Pubblico, il prelievo gratuito.

Ciò per evitare, almeno in un Parco Comunale, il sempre più frequente spettacolo, in zona, di alberi di caco, peraltro esteticamente bellissimi a vedersi, carichi di frutti che nessuno raccoglie e destinati quindi a marcire.

Si ricorda che il frutto del caco, oltre ad essere ottimo dal punto di vista organolettico, è anche ricco di proprietà benefiche per la salute, e ha inoltre origini storiche antichissime, proveniendo dall'Estremo Oriente (il suo nome originario, kaki, è infatti giapponese).

Amici della Terra dell'Alto Garda e Ledro

Il Presidente

Paolo Barbagli

Riva, 22.11.2022

PARCHEGGIO PANORAMA A TORBOLE


Gli "Amici della Terra dell'Alto Garda e Ledro", nell'apprendere del progetto di sistemazione del Parcheggio Panorama a Torbole, non possono che esprimere soddisfazione per la filosofia progettuale comunicata dall'Amministrazione comunale, che prevede il restauro dei muri a secco, la salvaguardia assoluta degli olivi presenti e il mantenimento di terra ed erba come pavimentazione, in modo che il terreno rimanga permeabile, oltre che esteticamente in armonia con il paesaggio circostante: finalmente un progetto di valorizzazione rispettoso di un ambiente unico nel suo genere, un parcheggio con un panorama spettacolare sul lago, accanto alla bellissima chiesa di S. Andrea e alla tomba del grande traduttore Vincenzo Errante, che ha scelto non a caso questo luogo come estrema dimora. Auspicando che questo intervento venga imitato da altri Comuni, limitrofi e non.

Amici della Terra dell'Alto Garda e Ledro

Il Presidente

Paolo Barbagli

Riva, 17.11.2022

Cedri e Lido

Gli "Amici della Terra dell'Alto Garda e Ledro" non possono che esprimere preoccupazione e sconcerto per due ulteriori attacchi all'ambiente e al verde di Riva del Garda, riportati negli ultimi giorni sulla stampa. In primis, l'ipotesi, riferita ai giornalisti dall'Assessore Malfer, di abbattere 6 cedri secolari (ma potrebbero essere di più) sul lato sud di viale Canella, per far posto alla prospettata ciclabile autostradale del Garda: sacrificio assolutamente evitabile e senza rinunciare al passaggio ciclabile che, secondo noi, dovrebbe penetrare, senza violentarlo, nel delicato tessuto cittadino; e che dovrebbe essere pensata, e progettata, per ciclisti attenti e consapevoli di trovarsi in un ambiente urbano, in pacifica convivenza con tutti gli altri fruitori della città, pedoni compresi.

La seconda notizia è rappresentata dalla richiesta, , peraltro legittima, da parte dei nuovi comproprietari privati dell'Hotel Lido (gli anche troppo noti Hager e Signoretti), di ampliare l'Hotel Lido nel parco a nord dell'attuale edificio, per complessivi 6000 metri cubi e su una superficie di 2400 metri quadri: sacrificando, evidentemente, il polmone verde attualmente esistente, nel cuore della pregiatissima fascia lago di Riva. Questa richiesta, considerando anche i richiedenti, non ci stupisce, ciò che ci stupiscono sono le imbarazzanti dichiarazioni del consigliere di maggioranza Lorenzo Prati, dominus dell'intera vicenda, circa le eventuali motivazioni di tale operazione affaristico-immobiliare: aumentare il valore commerciale del compendio, in modo da permettere al Comune di vendere la sua parte guadagnandoci. Come se lo scopo di un Comune dovesse essere quello di speculare sui beni che i nostri padri hanno acquisito alla proprietà pubblica, invece di salvaguardare l'interesse di tutti ad avere una città bella, vivibile, e soprattutto verde.

Amici della Terra dell'Alto Garda e Ledro

Il Presidente

Paolo Barbagli

Riva, 23.9.2022




Due buone notizie

Ogni tanto si può anche rallegrarsi quando ci sono delle buone notizie, come è avvenuto a Nago-Torbole con l'ultimo Consiglio Comunale.

La prima è l'entrata in Consiglio di Nino Mazzocchi, un veterano di battaglie ambientaliste, nonché grande conoscitore di storia locale, ma soprattutto profondamente innamorato della sua terra: a lui, compagno d'avventure da molti anni, gli Amici della Terra augurano un sereno lavoro in quest'ambito per lui nuovo.

La seconda è lo stanziamento di 43.000 Euro per la "riqualificazione" del canneto alla foce del Sarca. Quest'area, che rappresenta l'ultima zona "naturale" delle rive dell'Alto Garda, e prezioso luogo di biodiversità e di riproduzione ittica, va assolutamente preservata da interventi umani, e la nostra speranza è che i previsti interventi di "riqualificazione" siano volti soltanto a valorizzarne l'eccezionale ruolo di nicchia ecologica, senza dannosi stravolgimenti. Gli "Amici della Terra dell'Alto Garda e Ledro", comunque, promettono fin d'ora la loro appassionata attenzione.

Amici della Terra dell'Alto Garda e Ledro

Il Presidente

Paolo Barbagli

Riva, 28.6.2022 


Un ponte tibetano anche a Tenno

La "corsa" ai ponti tibetani impazza nell'Alto Garda, e mentre Arco discute sull'idea di un ponte tibetano al Castello, più in sordina Tenno lo sta già realizzando, sia pure tra le proteste dell'opposizione consiliare.

Gli "Amici della Terra dell'Alto Garda e Ledro", pur consapevoli che il loro intervento non sarà in grado di mutare il corso di un progetto oramai nella fase esecutiva, hanno deciso di dare comunque il loro parere, anche e soprattutto in vista di nuove fantasiose idee al momento non all'orizzonte.

Con un attento sopralluogo, abbiamo visionato il luogo (il Rio Secco immissario a nord del laghetto di Tenno) e lo stato di avanzamento dei lavori all'11 giugno, traendone le seguenti considerazioni.

Impatto ambientale. Modesto ma non nullo, visto che sono in atto importanti lavori di allargamento del sentiero già presente, con uso in qualche punto di nuove strutture in cemento armato (v. foto 1-2), nella zona a nord del laghetto, finora la più incontaminata e la più "naturale".

Impatto paesaggistico. Modesto ma non nullo, visto che va ad alterare, come già detto, la parte più a nord del laghetto, finora la meno aggredita da costruzioni e presenze umane (v. foto 3).

Costi. Il costo ufficiale previsto (v. foto 4) è di 360.000 Euro, ma si sa come vanno queste cose, e alla fine si arriverà al mezzo milione di Euro: che in questo periodo di particolare difficoltà economica e sociale potevano e forse dovevano essere spesi in altro modo. Inoltre, mentre la spesa del manufatto è sicuramente a carico del pubblico, ogni eventuale profitto avvantaggerà soltanto i privati, come gli esercenti di alberghi, ristoranti ecc. nelle adiacenze del lago.

Sicurezza. Il motivo ufficiale dell'intervento è quello di mettere in sicurezza l'attraversamento del Rio Secco, unico immissario del laghetto, che però, come dice il suo nome, è quasi costantemente secco e facilmente attraversabile, e si riempie solo in occasione di piogge, ed anche in questo caso facilmente attraversabile senza problemi; tra l'altro chi mai intraprenderà il giro del lago quando piove ?; né si ricordano a memoria d'uomo, anche anziano come il sottoscritto, incidenti dovuti all'attraversamento, peraltro del tutto facoltativo, visto che in caso di difficoltà è sempre possibile semplicemente fare dietrofront senza completare l'intero giro del lago.

Attrazione. Il tema "sicurezza" sembra essere la classica foglia di fico per giustificare il vero motivo dell'intervento, che è la creazione di un'ulteriore attrazione turistica, in un punto già al limite del carico antropico sopportabile da un bacino d'acqua dal precario equilibrio ecologico, come correttamente avvertono anche i numerosi cartelli posti dall'Amministrazione comunale lungo le rive. E che, inevitabilmente, porterà ad un aumento di tale carico, perdipiù nella zona finora meno frequentata, e pertanto più integra, del lago. Risultato: la minacciata sparizione di uno dei gioielli del nostro ambiente diventa sempre più probabile e sempre più a breve.

Nel concludere, annotiamo l'apparente schizofrenia dell'attuale Amministrazione Comunale, che da un lato pone in atto lodevoli interventi di tutela della delicatezza del lago, e dall'altro si fa promotrice di un intervento come questo, potenzialmente fatale a tale equilibrio.

Amici della Terra dell'Alto Garda e Ledro

Il Presidente

Paolo Barbagli

Riva, 17.6.2022



Come deturpare un paesaggio

Il più grande pittore tedesco, e uno dei più grandi della storia dell'arte, Albrecht Dürer, durante il suo primo viaggio in Italia, nei primi mesi del 1495, di ritorno da Venezia verso la natia Norimberga si fermò ad Arco, e la immortalò in uno dei suoi più celebri acquerelli, la "Veduta di Arco", oggi al Louvre di Parigi e ritratto tra l'altro anche in numerosi francobolli di tutto il mondo. 22 cm di pura poesia, ma anche di dettagliata bellezza, che consegnano il borgo di Arco alla storia dell'arte, ma che gli impongono anche di preservarne il più possibile il paesaggio. Tutti i "bei" paesaggi andrebbero tutelati tra i beni universali dell'Umanità, ma a maggior ragione quelli oggetto di una ristretta cerchia di capolavori, quali questo.

E vi sono anche, oltre a considerazioni come queste di tipo culturale, considerazioni strettamente economiche, specie se si vuole dare seguito concreto ad aspirazioni turistiche basate sulla qualità, e non sulla quantità. E un turismo basato su richiami culturali ed estetici, quali quello di ammirare "de visu" il paesaggio ritratto da Dürer, andrebbe proprio in questa direzione.

In tutt'altra direzione andrebbe invece quanto proposto in questi giorni dagli ineffabili commercianti del Centro di Arco, che propone un ponte tibetano tra Colodri e Castello di Arco, o l'altrettanto ineffabile De Laurentis, sponsor tra l'altro di un altro progetto impresentabile (il golf a Nago), che propone un ascensore al Castello, con annesso parcheggio scavato nella roccia, in nome di uno sviluppo aggressivo e devastante: un vero manuale sul come deturpare un paesaggio.

Paolo Barbagli



Assemblea Amici della Terra

Si comunica che, nel corso dell'Assemblea in presenza svoltasi nella nuova sede di via Monte Oro 16 a Riva del Garda alcuni giorni fa, sono stati riconfermati per altri 3 anni gli attuali Presidente e Vicepresidente, nella persona rispettivamente di Paolo Barbagli e Giovanna Saglia.

Sono stati inoltre discussi e approvati i Bilanci consuntivi 2020 e 2021, e deciso di riprendere, dopo 2 anni di pausa forzata dovuta alla pandemia, i Premi "Amico e Nemico della Terra". La discussione e le votazioni inerenti ai Premi sono previste in una prossima Assemblea, che sarà convocata per giovedì 19 maggio alle ore 20,30.

A questo scopo sono graditi segnalazioni e suggerimenti da parte di chiunque, preferibilmente via mail (paolo.barbagli54@gmail.com).

Amici della Terra Alto Garda e Ledro

Il Presidente

Paolo Barbagli

Riva, 23.4.2022 

CLUB "AMICI DELLA TERRA DELL'ALTO GARDA E LEDRO"

BILANCIO CONSUNTIVO 2021 (approvato all'unanimità il 14.4.2022)

ENTRATE

QUOTE ASSOCIATIVE Rinnovi € 180,00

Nuove iscrizioni € 40,00

TOTALE € 220,00

Interessi bancari € 0,06

Donazioni € 20,10

TOTALE ENTRATE € 240,16

USCITE

Contributo AdT Roma € 140,00

SPESE BANCARIE € 1,50


TOTALE USCITE € 141,50

AVANZO 2021 € 98,66

AVANZO 2020 € - 32,00

AVANZO 2019 € -162,93

AVANZO 2018 € - 30,92

AVANZO 2017 € 858,49

AVANZO 2016 € 119,70

AVANZO 2015 € 107,38

AVANZO 2014 € 10,12

AVANZO 2013 € -104,88

AVANZO 2012 € -16,09

AVANZO 2011€ - 209,60

AVANZO 2010 € 88,11

AVANZO 2009 € 57,96

AVANZO 2008 € 80,34

AVANZO 2007 € - 36,59

AVANZO 2006 € - 93,48

AVANZO 2005 € 136,89

AVANZO 2004 € 76,95

AVANZO 2003 € 241,47

AVANZO 2002 € 66,77

AVANZO GENERALE DI CASSA AL 31.12.2021 € 1256,40

c/c bancario Cassa Rurale Alto Garda e Ledro

saldo al 31.12.2021 € 706,35


MATERIALE IN DEPOSITO

Magliette tot. 13

Bianche S 4

Bianche M 6

Bianche XL 1

Colorate S 2

ISCRITTI

ISCRITTI 2021 al 31.12.2021 11

ISCRITTI 2020 11

ISCRITTI 2019 11

ISCRITTI 2018 11

ISCRITTI 2017 16

ISCRITTI 2016 11

ISCRITTI 2015 17

ISCRITTI 2014 14

ISCRITTI 2013 13

ISCRITTI 2012 16

ISCRITTI 2011 18

ISCRITTI 2010 24

ISCRITTI 2009 32

ISCRITTI 2008 20

ISCRITTI 2007 20

ISCRITTI 2006 14

ISCRITTI 2005 19

ISCRITTI 2004 22

ISCRITTI 2003 21

ISCRITTI 2002 26

ISCRITTI 2001 30

ISCRITTI 2000 29


IL PRESIDENTE

PAOLO BARBAGLI

Riva, 1.3.2022

CLUB "AMICI DELLA TERRA DELL'ALTO GARDA E LEDRO"

BILANCIO CONSUNTIVO 2020

(approvato all'unanimita' il 14.4.2022)

ENTRATE

QUOTE ASSOCIATIVE Rinnovi € 160,00

Nuove iscrizioni € 40,00

TOTALE € 200,00

Donazioni € 20,00

TOTALE ENTRATE € 220,00


USCITE

BANDIERE € 100,00

Contributo AdT Roma € 150,00

SPESE BANCARIE € 2,00

TOTALE USCITE € 252,00

AVANZO 2020 € - 32,00

AVANZO 2019 € -162,93

AVANZO 2018 € - 30,92

AVANZO 2017 € 858,49

AVANZO 2016 € 119,70

AVANZO 2015 € 107,38

AVANZO 2014 € 10,12

AVANZO 2013 € -104,88

AVANZO 2012 € -16,09

AVANZO 2011€ - 209,60

AVANZO 2010 € 88,11

AVANZO 2009 € 57,96

AVANZO 2008 € 80,34

AVANZO 2007 € - 36,59

AVANZO 2006 € - 93,48

AVANZO 2005 € 136,89

AVANZO 2004 € 76,95

AVANZO 2003 € 241,47

AVANZO 2002 € 66,77

AVANZO GENERALE DI CASSA AL 31.12.2020 € 1157,74

MATERIALE IN DEPOSITO

Magliette tot. 13

Bianche S 4

Bianche M 6

Bianche XL 1

Colorate S 2


ISCRITTI

ISCRITTI AL 31.12.2020 11

ISCRITTI 2019 11

ISCRITTI 2018 11

ISCRITTI 2017 16

ISCRITTI 2016 11

ISCRITTI 2015 17

ISCRITTI 2014 14

ISCRITTI 2013 13

ISCRITTI 2012 16

ISCRITTI 2011 18

ISCRITTI 2010 24

ISCRITTI 2009 32

ISCRITTI 2008 20

ISCRITTI 2007 20

ISCRITTI 2006 14

ISCRITTI 2005 19

ISCRITTI 2004 22

ISCRITTI 2003 21

ISCRITTI 2002 26

ISCRITTI 2001 30

ISCRITTI 2000 29


IL PRESIDENTE

PAOLO BARBAGLI

Riva, 23.7.2021

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA 14.4.2022


Comunico che, dopo 2 anni di pandemia che hanno fortemente condizionato la nostra vita associativa, è convocata una assemblea in presenza degli "Amici della Terra dell'Alto Garda e Ledro", giovedì 14 aprile ad ore 20,30.Se ci fossero, a richiesta, degli interessati, è possibile organizzare anche un collegamento in videoconferenza.All'Ordine del Giorno la discussione ed eventuale approvazione del bilancio consuntivo 2020 e 2021 (che allego a questa mail), nonchè il rinnovo degli organi dirigenti, ovvero il Presidente e il Vicepresidente.Prego pertanto, per chi fosse interessato a proporsi per queste cariche, attualmente ricoperte dal sottoscritto e da Giovanna Saglia, di comunicarmi la sua candidatura, che sarà proposta all'assemblea dei soci.Poichè si inizierà a discutere anche sui prossimi Premi "Amico della Terra" e "Nemico della Terra", siete pregati di segnalare, al sottoscritto o durante l'Assemblea, dei possibili candidati.Ricordo altresì che, come al solito, chiunque può partecipare con diritto di parola, ma solo i soci in regola con la quota di iscrizione 2022 (che è possibile pagare con bonifico di 20 Euro sul c/c della cassa Rurale Alto Garda e Ledro: IBAN IT66 S080 1635 3200 0000 2307 634(causale: quota associativa Amici della Terra anno ..... + nome, data di nascita, indirizzo, tel. e/o indirizzo mail) hanno diritto di voto.Comunico infine che, avendo trasferito il mio ambulatorio, anche la sede degli Amici della Terra è mutata.Il nuovo indirizzo è in v. Monte Oro 16 a Riva del Garda, all'interno (VI piano) del Parcheggio Monte Oro. Per chi volesse arrivare in auto, il parcheggio è a pagamento (1 Euro/30 minuti).Vi aspetto

Amici della Terra dell'Alto Garda e Ledro

Il Presidente

Paolo Barbagli

Riva, 31.3.2022

RISPOSTA SULLA FASCIALAGO


Rispondo brevemente alla nota del Polo Civico Territoriale, alias Assessore Malfer, che mi imputa come fosse una colpa il fatto che "il mio movimento ha fatto parte delle ultime amministrazioni". Ritengo che "il mio movimento" fosse Riva Bene Comune e i Verdi, ma ricordo che io parlo ora a nome di un'associazione ambientalista apolitica e apartitica, gli "Amici della Terra dell'Alto Garda e ledro", che da ventidue anni coerentemente e con tenacia si batte perchè la fascialago sia la più bella e verde possibile. Chiedo pertanto a Malfer e soci di ribattere, se lo ritengono, nel merito del problema, e non con sterili argomentazioni di appartenenza politica.
Amici della Terra dell'Alto Garda e Ledro

Il Presidente

Paolo Barbagli

Riva, 26.3.2022  


Area ex Cattoi

Qualche breve considerazione a caldo, in attesa di più ponderate riflessioni e analisi, su quanto emerso in questi giorni sulle intenzioni della Giunta Santi, tramite l'archistar Nunes, sull'area ex Cattoi.Francamente ritenevo che, in barba alle proclamate intenzioni sul più grande parco pubblico d'Europa, e considerando i prevedibili desiderata della proprietà, in quell'area, che la precedente Amministrazione voleva destinare interamente a parco pubblico, senza riuscirci per l'opposizione congiunta, interna ed esterna alla maggioranza, di cementificatori e di iperambientalisti, c'era da aspettarsi una spolverata di cemento; ma la soluzione prospettata dall'architetto Nunes va oltre ogni più fosca previsione, visto che si parla di mantenere l'attuale cubatura del cadente edificio ex Cattoi, nonché costruirne ex novo un altro grande lungo via Lietzmann. Una vera e propria colata di cemento, anche se per il momento non quantificabile, e tutta a vantaggio dei privati.Infine, una domanda mi sorge spontanea. Per giungere a questo risultato era proprio necessario rivolgersi al grande paesaggista portoghese ? A mio parere, da sprovveduto incompetente, era sufficiente un geometra neolaureato, a costo quasi zero.

Amici della Terra dell'Alto Garda e Ledro

Il Presidente

Paolo Barbagli

Riva, 24.3.2022 

Golf a Nago

In attesa di analisi più circostanziate, ribadisco quanto dichiarato durante la serata di presentazione del nuovo progetto di golf a Nago. Tra l'altro, unico intervento non applaudito da un pubblico evidentemente a senso unico ed entusiasta.

Il progetto presenta delle evidenti criticità, non solamente ambientali, ma anche economiche.

In primis la grandezza dell'area, 50 ettari al momento occupati da bosco e massi, quindi non contaminati da presenze umane: molto più grande dell'intero abitato di Nago. Quanti alberi dovranno essere inevitabilmente "sacrificati" ? E poi il problema dell'acqua, che un golf "mangia" in gran quantità, e non presente nella zona, un problema che lo stesso progettista definisce "difficile": sarà pertanto necessario costruire delle zone di stoccaggio, con pompe e tubazioni.

Infine le modalità di accesso: l'attuale stradina dovrà essere adeguata alle nuove necessità, con tutto ciò che ne consegue.

I costi, inoltre, sembrano esorbitanti (si parla di circa 10 milioni di Euro), al netto degli espropri dell'area che sembrano non siano necessari perché l'area è pubblica, e i ricavi dubbi, considerate le spese di gestione (certe) e il momento economico incerto, pandemia permettendo. Con il solito metodo di cercare di addossare i costi al pubblico e i ricavi ai privati.

In conclusione, la prima impressione, per il momento personale, è che si tratti di una vera e propria follia, non solo ambientale, ma anche economica.

Paolo Barbagli

(Presidente degli "Amici della Terra dell'Alto Garda e Ledro")

Riva, 13.2.2022


Vallotomo


Che dire della querelle sul vallotomo del Brione che oppone l'Assessore Zampiccoli e il Coordinamento ambientalista, organismo del quale peraltro gli "Amici della Terra dell'Alto Garda e Ledro" da qualche tempo non volontariamente non fanno parte ?E sul motivo principale del contendere, ovvero l'esistenza o meno delle ben 6600 nuove piantumazioni vantate dall'assessore e negate invece dal Coordinamento ?Che probabilmente, come spesso succede, la verità sta nel mezzo, poiché delle 6600 piante, dopo personale e attento sopralluogo regolarmente non autorizzato, il sottoscritto ha visto solo qualche olivo e un numero difficilmente quantificabile di arboscelli di qualche decina di centimetri, visibili solo e con difficoltà a distanza di pochi metri. Risultano anche, a questo punto, scarsamente comprensibili i toni (peraltro non nuovi) della piccata risposta dell'Assessore a privati e volonterosi cittadini, accusati addirittura di malafede per non essersi muniti di telescopi o, meglio, di microscopi, per osservare una piantumazione che, al momento, anche se esistente, non si vede. Gli Amici della Terra ovviamente si propongono di dare una valutazione estetica dell'intervento a lavori finiti, al di là di considerazioni sulla reale necessità e utilità degli stessi. Al momento, però, una cosa appare certa: l'impatto estetico attuale è semplicemente devastante.

Amici della Terra dell'Alto Garda e Ledro

Il Presidente

Paolo Barbagli

Riva, 26.1.2022 

Amici della Terra dell'Alto Garda e Ledro
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